PENSIERI CALVI
mercoledì 16 dicembre 2009
Diecimilaquattrocentoventi formiche stanno lavorando pazientemente all'interno del mio cartoccio cerebrale. La difficoltà sta nel fermare l'imponente progetto della Regina. Una cellula sovversiva sta salendo puntando dritto alle mie fauci incrostate. Un piccolo gruppo di disobbedienti sta lottando disperatamente sulle labbra dello stomaco per cercare di bloccare la risalita dei carri armati lacrimali. Un fiocco di neve cade sul mio corpo fiacco. Sta nascendo qualcosa sopra questo cielo inaspettato. Tripudio di intenti. Voglia esplosiva e ingabbiata. Pensieri stantii a propulsione. Le formiche hanno raggiunto il ventricolo destro del cuore. Una lesione o puntura ricevuta in questo preciso istante...equivarrebbe a rinuncia.
Iter
Ore due
Questo liquore dal gusto sconosciuto ai più mi sta comunicando che sono in fase nostalgica.
Allora cercherò di rompere subito il bicchiere e calpesterò il liquido incrostandolo.
Se la suddetta fase dovesse persistere, provvederò all'energica raccolta dei cocci a mani nude.
I tagli volutamente inflitti dovrebbero cicatrizzare questa stupenda voragine inaspettata e maledetta.
Ore due e trenta
Nulla ha funzionato. Inizio a fissare lo schermo.
Ore tre
Mi ritrovo ubriaco, più nostalgico di prima, con un pavimento da pulire, con mezzo litro di sangue in meno e con una voce che ripete di pregiarmi della mia profonda idiozia.
giovedì 10 dicembre 2009
Ma per quale cazzo di motivo non riesco più a scrivere una sola parola a parte quelle necessarie per comunicare il fatto che non riesco più a scrivere? Eppure vorrei dire un sacco di cose. Allucinante. Fisso queste quattro parole scritte male ed inizia anche a farmi male la testa. Eppure sento di avere un flusso fortissimo di emozioni che vagisce alla ricerca di uno spazio. Son passati circa 15 minuti e la mia mente è ancora altrove. Sono passati 30 minuti e non ho nessuna voglia di rileggermi. Sto aspettandomi. Molto probabilmente devo ammettere che non ho le capacità neccessarie per dare un nome a questa situazione. Ma quale situazione? Una situazione normalissima distorta dal mio essere storto. Tutto qua. Credo sia giunto il momento di aprire la mia mano sotto la luce fioca di questa lampada. Credo sia giunto il momento di chiudere questo calvario cifrato adesso, ansimando e sperando in una futura chiave d'accesso. Sono le ore mezzanotteequarantacinquedelgiornodopo. Il continuum di questa giornata sembra non avere fine ed il cielo alla mia sinistra non promette bene. Vado a dare un'occhiata allo splendido albero di Natale che passeggia allegramente nel mio salotto. Fumo l'ultima sigaretta. Intensamente. Prima di cestinarmi.
martedì 1 dicembre 2009
Thievery Corporation - Sweet Tides
Brady: Siamo stati al mare, a raccoglier vento e conchiglie
Franz: Ed ora questa birra si sta sciogliendo nel nostro presente
Angelo: Passerà per il nostro futuro uscendo per la via di fuga più consona
Chiara: Ma in che direzione andare? lo zio lo diceva sempre: "segui il cuore! segui il cuore!"
Brady: Anche perchè il fegato non è molto affidabile, rispondeva mia nonna
Franz: Quando si ingrossa infatti c'è da preoccuparsi e da ridimensionarsi
Angelo: Ridimensionarsi un cazzo! disse a maria giuseppe
Chiara: Ma lo sapevano tutti che le loro discussioni finivano sempre con l'accordo ritrovato, il loro amore era più forte di ogni ideologia
Brady: A questo punto però resta un dubbio: chi ha mangiato lo yogurt?
Franz: Io credo sia rimasto sul tavolo, nessuno si è mai permesso di toccarlo.
Angelo: E poi toccarlo oggi domani o stanotte che male c'è? basta nn romperlo nel letto!
Chiara: Ti ti ti ti, nessun rimpianto, nessun rimorso, soltanto certe volte mi chiedo: ma chi gliel'ha fatta fare?
Brady: E' chiaro! è una cantante, bella e brava, e ispirata!
Franz: Dovrebbe chiamarsi Vanessa, anzi no! Ludovica!
Angelo: Così piccola e pure lunga, longeva ed eccitante nana.
Chiara: Fufuu fufuuuu, ma che diavolo è stò suono! mi desto! è la mia sveglia nuova! cazzo, era tutto un sogno! stasera niente vino!
