PENSIERI CALVI
venerdì 2 maggio 2008
Assaporando le mie lacrime scorgo il loro sapore scivolare piano verso il pavimento di una casa che non è piu mia.
Le guardo precipitare alle spalle di un tramonto che m'apparteneva insieme ai sorrisi piu veri che in un passato di stelle mi circondavano.
Non sono mai stato cosi solo e nelle vesti di uno spettatore passivo assisto a queste lacrime lottare fragili contro la piu totale regressione.
Come in un teatro in fiamme lo spettacolo del cielo è pioggia battente che franando sulla terra si unisce alla mia recita già inumidita di finzione che assumendo i contorni di una farsa, comincia a prendere forma e colore in un futuro mascherato di cera durissima.
La certezza è che mi esibirò ancora, fino alla fine del tempo concesso, cercando di far partorire risposte dal grembo di questo fottuto punto di domanda.
2 Comments:
Le tue parole conciliano e feriscono, salvano e condannano, accarezzi il lettore che passa per caso e al tempo stesso lo pugnali alle spalle. nelle tue righe c'è molta dolcezza, ma anche tanta severità verso te stesso, forse non dovresti..
Si.. penso anch'io che a volte tu sia troppo duro con te stesso, te l'ho già detto altre volte:hai molto da donare prima di tutto alla bella persona che sei e secondariamente,se lo vorrai, anche agli altri.. purtroppo il dolore nella vita non si può evitare, puoi solo cercare di non farti risucchiare dal suo stesso vortice nero, guardare avanti sempre con fiducia e con la dolcezza di tutto l'essere che ti appartiene... per affrontare ogni nuova sofferenza con forza, senza chiuderti alla bellezza che la stessa vita nasconde dietro le lacrime.
Ti abbraccio forte forte!!
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