PENSIERI CALVI

domenica 28 settembre 2014

Artificiale

Caduta libera di spine e neve. Sulla coda della domenica. Sul trambusto delle ossa.  Tra le funi dorate della schiena. Negli anfratti più intimi dell'anima.
Caduta libera di aghi infetti. Come ricordo di una parentesi breve. Che mi allontana dalla schiuma del mare calmo. E mi riporta alla ceramica degli oceani in tempesta. 
Una creatura di plastica immobile. Un'anima ansimante di pace chimica. Un serpente affamato e morente. Un'immagine dolcissima dei miei ritratti d'inganno.
Mi ritrovo solo. Spezzato dal peso della fame invernale. Picchiato dal gelo infame dell'incertezza. Malnutrito dai nostri perché. Calato in basso nella polvere dei mie abissi più lontani.
La mia essenza svanisce. E lentamente si addormenta. Incoscientemente. Inesistente. Artificialmente.

posted by Franz at 19:11

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