PENSIERI CALVI

sabato 1 novembre 2008

Purtroppo Attualità

Nel mio dolce navigare mi sono imbattuto con sorpresa in un articolo edito da MariaCristina Faraglia riguardo la TV spazzatura che purtroppo oggi invade, plasma, controlla ed indirizza verso la lobotomizzazione moltissimi cervelli adolescenziali, adulti, fragili e non, inculcando quotidianamente e senza anestesia, sieri di dettami assolutamente dannosi e da censura.
Riporterò ora una parte del bellissimo articolo della Faraglia in cui si parla nello specifico di quello che a mio avviso è il capostipite di questa immensa cloaca massima del trash e del pessimo gusto, ovvero uomini e donne:

Qui si tratta di demistificare, di ingannare, di restituire ad un pubblico non molto critico un’immagine falsa e demenziale della realtà. Il programma mostra personaggi (si tratta infatti di personaggi costruiti e non persone reali) che giudicano il mondo circostante in base a parametri superficiali, dove ciò che conta è innanzitutto l’aspetto esteriore e il denaro. Uomini e donne messi in ridicolo, che perdono rispettivamente femminilità e virilità tra frasi insulse, civetterie e situazioni da copione. Il dramma è che uno spettatore con scarsa capacità critica, (mi riferisco per lo più agli adolescenti) è portato a credere che quella sia l’immagine corretta della realtà. Non bisogna dimenticare che la televisione conserva un forte potere demagogico, per il solo fatto che chi ci guarda da dentro quella scatola è considerato un privilegiato. E allora non è difficile credere che l’attenzione al look debba essere l’occupazione principale delle nostre giornate, che le donne da imitare siano quelle belle e che la sensualità sia l’unica arma di conquista del mondo. Sia chiaro che ciò che critico non sono gli argomenti trattati, ma la tendenza a coglierne gli aspetti più bassi. La moda diviene, a livello sociale, fondamento dell’identità e della relazione con l’altro e, a livello professionale, competizione basata su insulti e denigrazioni dell’avversario. L’amore è una farsa fra due sconosciuti che recitano agli innamorati sedotti o ai Don Giovanni del ventunesimo secolo. La trasmissione si costruisce sul nulla. Ore a dibattere di questioni insulse, per di più con l’inciviltà di un’atmosfera caotica in cui ognuno offende l’altro. Contenuti volgari (e non mi riferisco all’accezione sessuale del termine), toni di voce da mercato. C’è chi ha definito Uomini e Donne un programma innovatore per la funzione partecipativa conferita al pubblico. Ma se il pubblico deve essere un tale esempio di incapacità comunicativa, se non sa dibattere in modo civile, confondendo lo scambio di idee con la sopraffazione verbale e l’offesa, è meglio che taccia.
È chiaro che questi moduli aggressivi di comunicazione non hanno che il fine di sedurre lo spettatore e portarlo l’indomani a sintonizzarsi sullo stesso canale. Allora è tutto un gioco, di cui non preoccuparsi? Direi di no, perché la televisione crea miti subdoli, spesso attraverso la semplice affezione a personaggi che ogni giorno possiamo ritrovare nel mezzo di comunicazione più diffuso, che sta a noi trasformare in strumento positivo o negativo di informazione e formazione dell’individuo.


Complimentandomi dapprima con MariaCristina Faraglia per l'enorme bellezza e triste veridicità del Suo articolo, invito tutti quanti voi a meditare o salvarvi dall'arrivare ad avere un solo neurone in compartecipazione con maria de filippi o al massimo con quell'ologramma unto di costantino. Mi sento di concludere con due semplici parole ma cariche di significato:
Schifo e Vergogna.
posted by Franz at 02:23

4 Comments:

mio caro amico mi sento altresì insoddisfatto dall'articolo della dottoressa Faragna.Per quanto brutale e veritiero esso sia non lascia trapelare quel briciolo di luce che la televisione cosiddetta "trash" ci omaggia nel suo piccolo.devi pensare,caro amico, che i programmi citati rispecchiano la realtà quotidiana gli usi e i costumi di una societá corrotta e costruita su degli stereotipi.orsú dunque bisogna cristallizzare questi concetti e imprimerli come un pensiero calvo.Tu mi insegni che nella vita si possono incontrare diverse tipologie di pensiero, la de filippi ne esprime una parte e in quanto pensiero, pensiero libero, deve essere rispettato nella sua multiformeità.Nella vita si gioca una partita e ognuno interpreta un ruolo che può essere marginale o sotto le luci della ribalta.ti lascio così riflettere..con la frase che tu ami... il difficile giuoco della vita..
Antonio e Estefania

8:51 PM  

La tv rispecchia la società e ciò che succede nel mondo viene riportato dalla tv. Certo, il più delle volte è così ma, fortunatamente, ci sono ancora persone con un briciolo di cervello che si rifiutano categoricamente di vedere certe cose.
é mai possibile che si debba andare in televisione a cercare il Vero Amore?! cos'è, si diventa più simpatici e disinibiti di fronte una telecamera? Forse si... probabilmente non si è più in grado nemmeno di dare ai sentimenti umani il giusto peso e il giusto grado di serietà... Banalizziamo tutto! Continuiamo a tarvestirci da fighi e fighe che si prenderebbero a cazzotti per conquistare il tizio o la tizia di turno!... o forse per un'inquadratura in più?!...
Spero davvero ci sia ancora un barlume di lucidità nel cervello di chi segue queste vicende... almeno per salvarsi dal degrado...

2:17 PM  

Carissimi Antonio ed Estefania..
Mi trovo d'accordo solo in parte con il vostro pensiero.
Come puo una televisione che come giustamente dite voi si fa specchio fedele di una realtà corrotta e costruita su stereotipi, far trapelare della luce.
In cosa consiste questa luce, a cosa serve?
Ad illuminare il marcio che pullula e sfiorisce nei bassifondi di questa era e renderlo dunque visibile a chi nel caso non se ne fosse accorto? Oppure ad aprire gli occhi a chi ingenuamente guarda la tv suggerendogli la VIA REGIA per sfondare o sprofondare nel viscidume imperante?
Non credo che ogni forma di pensiero in quanto espressione di una multiformeità si debba comunque rispettare.
La de filippi (per citarne una), col suo modo di fare tv, impacchetta ed inietta gratis ciò che amo chiamare Pornografia, una parte di pensiero si libera ed attuale, ma che io non riesco proprio ad accettare..proprio perchè appunto basata sull'idea dell'apparire, sull'idea dell'avere anzichè dell'essere, sull'ostentare e inculcare come corrette le piu svariate forme del cattivo gusto.
Questo tipo di televisione anzichè luce, a mio avviso omaggia complessi, ignoranza e debolezze, soprattutto tra il pubblico dei giovanissimi.
Nella vita si gioca una partita...Verissimo...
Se il ruolo marginale si contrappone qui al ruolo della notorietà sotto luci fatiscenti che illuminano gli studi di uomini e donne....il primo dei due assumerebbe di diritto una connotazione intrisa di buon gusto, buon senso, onestà, trasparenza ed etica ...componenti queste che farebbero saltare tutte le luci di mediaset, rai e dintorni.
Tengo a precisare che non sto facendo di tutta l'erba un fascio..
sicuramente in quell'ambiente losco ci saranno persone che si dissociano, lavorano per merito senza aver sostenuto prove orali
e conducono la loro vita lontano dalle strisce, dai seni e coppe di champagne offerte per una banale comparsa nella cornice di quella potentissima scatola quadrata.

Vi ringrazio tanto per il vostro interessante commento, sicuramente fonte di grande riflessione.
Un abbraccio forte forte ad entrambi..
Tornate a trovarmi..

6:50 PM  

Cara Se.....grazie 1000 per il commento...condivido a pieno il tuo pensiero..
Un abbraccio grande!

12:19 PM  

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