PENSIERI CALVI
mercoledì 7 settembre 2011
Scendi piano pioggia infame. Schizza sui bordi dei tavoli vuoti. Corrodi e infiamma la mia pelle alla deriva. Occulta di fango questi specchi ormai incrinati.
Scendi piano. E flagellami tra i mattoni dell'incertezza. Distruggimi tra le incanalature dei sassi ardenti. Sconfiggi per sempre la corazza della tua facile preda.
Pioggia labile. Cadi sulle pagine dei miei diari sfocati. Illumina di brina tossica le immagini che mi sbricioleranno. Fa che tutto sia dolcemente anestetizzato. Dal parto dei raggi. Fino alla morte del Sole.
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