PENSIERI CALVI
martedì 21 febbraio 2012
E guardi il tuo corpo passare. Tra le insenature di una ringhiera. Nello spazio che ti separa dal disseccato della pozzanghera. Nel buio che confonde il volo della scelta. E guardi il tuo corpo passare. Sul bordo di una lacrima che fatica ad esplodere. Nelle crepe delle anime che ti hanno visto sorridere. Nell'angolo umido e spoglio di un'intercapedine oscura.
E guardi il tuo corpo appassire. Al centro del cerchio di una luna costante. Ai margini del quadrato della vita. Nel sottosuolo della magnificenza di questo tappeto fiorito. Guardi il tuo corpo morire. Senza aver colto la pura essenza dei perché. Senza aver capito la vera origine del pianto. Senza aver mai spinto per davvero le tue mani nella sabbia.
2 Comments:
parole visualizzate... bravo rustico
Grazie per la visualizzazione cara Zung. :)
Un abbraccio
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