PENSIERI CALVI
lunedì 14 novembre 2011
Frane e rovine d'animo. Come quando crolla il suolo e ad aprirsi è una voragine senza spazio.
Nei crateri allestiti d'erba un surreale volo di farfalle. Come la tremenda pace dell'occhio di un ciclone. Come la danza di un pesce senza incubi nel mare in tempesta.
Frane e rovine d'animo. In un crescendo di acquari e pozzanghere. Nel vortice mortale di grotte e gabbie. Nel tatto truce di un corpo sfatto e in attesa.
Gli abissi d'inverno cullanno la vera essenza di una vita. E la sussurrano alle dolci note del vento. Che diventa calmo e muto. Un attimo prima della resa all'ultimo respiro.
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