PENSIERI CALVI

giovedì 22 marzo 2012


Amara ed interminabile radura. Dalla sua terra sterile sbocciano foglie morte intrise di un disgustoso profumo di vita.
Mostri d'ossa governano questa deriva di polvere. E l'insetto più bieco. Custodisce nel suo ventre ogni mia improbabile fioritura.
Sul bordo di un orizzonte turpe. Siede la morsa del tempo. Ed un bouquet di vermi. Nutre di malata pazienza ogni istante di questo presente.
E il mio corpo. Immobile. Contorto. Ed interamente cosparso di lacrime. Assiste da qui allo spettacolo beffardo di quell'orco che si fa chiamare Futuro.
posted by Franz at 00:17

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