PENSIERI CALVI
venerdì 20 marzo 2009
Guardavo i tuoi occhi sciogliersi tra le carezze di un vento caldo e la mia inerme statua di cera, senza riuscire a trovare la forza di sfiorare l'asprezza del tuo viso cosi lontano e cosi maledettamente vicino. Osservavo i tuoi passi calpestare i miei, nella tua dolce fermezza di parole, in quella lieve cadenza di sguardi tristi, senza riuscire a contare i petali che donavi all'asfalto, senza aver avuto mai il coraggio di stringermi al tuo petto cosi ruvido di spine. Mi perdevo tra il cielo e l'ombra delle tue mani, come una rosa senza più colori da offrire, come una foglia in danza eterna, derubato e nutrito da una mano tremante che non riusciva a disegnarti su quella sabbia che ci accolse tra ricordi d'interminabili istanti.
Fu così che arrivò quell'innaturale soffio di vento, che tra l'acciaio di un binario e la terra ardente di una strada, iniziò a sbriciolarmi tra la cenere pesante di un ennesimo e crudele addio.
3 Comments:
Non posso non commentare .. nel senso che ho trovato talmente bello nella sua tristezza ciò che scrivi da farmi piangere .. sai,quelle lacrime che scendono lente e splendide, sul viso, come i ricordi che non vogliono andar via.. che non vuoi cancellare.. immobile resto qui e mi immedesimo in quelle immagini, in quelle sensazioni... davvero fra, mi hai emozionato fortemente..
Grazie davvero...sono contento che ti sia piaciuta...è sempre gratificante sapere di essere riusciti ad emozionare...in qualche modo..
Grazie ancora per le visite ed i commenti!!!
Un abbraccio
che scrivere...no words..come sempre riesci a mettere x iscritto emozioni fortissime che poi fai rivivere nella mente di noi lettori...grazie avermi emozionata..kiss
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