PENSIERI CALVI

venerdì 20 marzo 2009


Guardavo i tuoi occhi sciogliersi tra le carezze di un vento caldo e la mia inerme statua di cera, senza riuscire a trovare la forza di sfiorare l'asprezza del tuo viso cosi lontano e cosi maledettamente vicino. Osservavo i tuoi passi calpestare i miei, nella tua dolce fermezza di parole, in quella lieve cadenza di sguardi tristi, senza riuscire a contare i petali che donavi all'asfalto, senza aver avuto mai il coraggio di stringermi al tuo petto cosi ruvido di spine. Mi perdevo tra il cielo e l'ombra delle tue mani, come una rosa senza più colori da offrire, come una foglia in danza eterna, derubato e nutrito da una mano tremante che non riusciva a disegnarti su quella sabbia che ci accolse tra ricordi d'interminabili istanti.
Fu così che arrivò quell'innaturale soffio di vento, che tra l'acciaio di un binario e la terra ardente di una strada, iniziò a sbriciolarmi tra la cenere pesante di un ennesimo e crudele addio.
posted by Franz at 16:47

3 Comments:

Non posso non commentare .. nel senso che ho trovato talmente bello nella sua tristezza ciò che scrivi da farmi piangere .. sai,quelle lacrime che scendono lente e splendide, sul viso, come i ricordi che non vogliono andar via.. che non vuoi cancellare.. immobile resto qui e mi immedesimo in quelle immagini, in quelle sensazioni... davvero fra, mi hai emozionato fortemente..

5:47 PM  

Grazie davvero...sono contento che ti sia piaciuta...è sempre gratificante sapere di essere riusciti ad emozionare...in qualche modo..
Grazie ancora per le visite ed i commenti!!!
Un abbraccio

6:49 PM  

che scrivere...no words..come sempre riesci a mettere x iscritto emozioni fortissime che poi fai rivivere nella mente di noi lettori...grazie avermi emozionata..kiss

1:40 AM  

Posta un commento

<< Home