PENSIERI CALVI

giovedì 16 giugno 2011



Cullato da perturbazioni e brividi tendo la mano fuori da questa finestra. Sento Angeli e materia diffondersi al di là della mia pelle stanca e vedo i tuoi occhi dissolversi tra le bianche nuvole della sera. Le mie mani vorrebbero essere altrove, le vorrei tese e intente al trasporto leggero di una valigia infinita, le vorrei umide di brina raccolta da un finestrino in corsa. Raccolgo residui sparsi di profumo diluito nella sporcizia di un pavimento, stringo i futuri cocci di un'ampolla fragile, raccolgo il mosaico di un mare che vorrei vedere tra i pori di questo schermo. Il senso di questa notte viaggia su foglie d'autunno, inumidite da lacrime di nuvola, annacquate da pioggia timida, sbriciolate dall'incuranza di un vento troppo nascosto. Ammiro la luccicanza del vetro, un finto calice di vino buono, una candela di vaniglia che mi conduce dove le carezze hanno già smesso di franare.
posted by Franz at 12:49

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