PENSIERI CALVI
domenica 11 ottobre 2009
Catrame. Nessun fantasma del cazzo riuscirà mai a spiegarmi questo gonfiore improvviso di vene. Mi dedicherò alla scoperta di questa terrificante valle desolata. Spenderò il resto dei miei fottuti giorni per capire, comprendere il perché della velenosità di alcune forme di insetti. Catrame. Un intreccio di mani bollenti, un serpente invisibile, un temporale senza nuvole, un giardino splendente dai contorni impalpabili. Eccomi solo guardarmi attorno. Vedo angeli inguardabili. Vedo statue plasmate in tristezza. Scorgo anfratti distrutti e profumosi di fango. Vedo inganni. Enormi inganni. Stupendi e mutevoli inganni. Voglio sprofondare per non vederti. Voglio staccarmi da terra per guardare i tuoi capelli dall'alto. Voglio contare gli enormi buchi della tua testa. Voglio stringerti per capire quanta forza esploderà dalle tue braccia. Non mi fido. Sono esplosi troppi fuochi d'artificio. Sono morte troppe allodole. Si sono spenti troppi fuochi nel bel mezzo del calore. L'ultimo sorso di mare. Soffocherò per non perderti. Mi rialzerò in quello strano giorno in cui la giostra dei cavalli terminali...prenderà fuoco per la settima volta.
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