PENSIERI CALVI

mercoledì 16 marzo 2011

Dolci e Gabbiani

Un dolcissimo senza tetto si aggira tra i tavoli di una ceppa ardente. Lecca vassoi di mais scoppiettato ed assiste con fare mediocre al brillare di villani fuochi d'artificio.
Il piatto è bianco e la giraffa è riempita di birra analcolica. Un popolo belante sfoggia cazzi avvolti da un calzino a rete. L'olio guasto di una friggitrice è stato rinnovato esattamente 25 anni fa. E adesso sforna patatine tossiche. E adesso produce alimenti malsani ma gioiosi per un fegato distratto.
Il ruolo della gente è incastonato nella bocca di un cerchio platinato. Le camice stronze di un appuntamento sono laccate di lacca extra. Gli sguardi ossessivi di un pubblico informe sono attorcigliati attorno ad un tavolo dal color confetto.
Eventi. Cerimonie. Abbracci. Appuntamenti fucine di retina.
Lo sfogo degli sguardi appartiene al sudore dell'inconscio di uno smoking. Le sedie ornate di fiori provengono da un tragitto popolare di consegna postale. I vassoi d'argento fuoriescono dalla fessura clonata di un bancomat demoralizzato.
Il vaffanculo del mio essere trapela dai bordi di una culla. Le mie esternazioni appartengono a quel vociferare stantio che sogno. I corridoi di quella casa elettrica alimentano l'uomo nero che sfibrava i miei cuscini seriali.
Ma quale potrà mai essere il senso essenziale di una vita esposta. Quale i colori che la addobberanno. Le domande sono il piccolo tesoro riservato agli stolti. Saranno il tesoretto di chi vivrà sui bordi delle diapositive distorte. Sono stati il male putrido e non attribuibile di un corpo evanescente.
Faccio la scarpetta alla pirofila delle crocchette del cazzo. Faccio un paio di sorrisi al nulla. Riassumo tutto nello specchio in cui adesso le mie immagini mi stanno aggredendo.
posted by Franz at 00:29

1 Comments:

cavolo!questa poesia rappresenta alla perfezione ciò che stiamo diventando giorno per giorno,che schifo!
Cogli sempre nel segno!
marianna

8:48 PM  

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