PENSIERI CALVI
martedì 4 gennaio 2011
Sorseggio un bicchiere amaro verniciato di liquido mielato. Nel mio contenitore di pelle una sfilata di temporali mi stringe di forza gli angoli della bocca. Nel pozzo d'aria che fiancheggia la finestra un rigurgito di foglie sussurra canti solenni.
Passeggio di forza a pochi metri di altezza dal suolo. Circondato da pozzanghere sospese di melassa. Spaventato dall'avanzata lenta di una carovana fantasma. Inseguito dalle scintille roventi di una brace semifioca.
La situazione non è la seguente perché una situazione seguente non esiste.
Il cazzuto concetto di esistenza è una spremuta di fiato partorita dai polmoni.
La mia presenza qui è ingiustificata.
Il problema sarà come spiegarlo alla notte che viene.
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