PENSIERI CALVI
giovedì 25 novembre 2010
Miserevole continuum di rugiada e substrati di pelle arida.
Occhi sostanziali levigati da rocce di mare nascosto. Stomaco ingarbugliato da un'unghia imbrattata di nero. Mani rinsecchite da un sole affogato nelle fauci dell'orizzonte.
I mille passi che mi separano dal bordo di cristallo s'incollano alla gomma squagliata delle strade. Il battito renale dei miei altrettanti cuori danza al ritmo di reflusso. L'idea magnifica dell'accudimento dei malanni gravita tra gli spazi interstellari delle mie angoscie.
Cosa si nasconde nelle zone d'ombra dei pianeti?
Sono cosi piccolo ed incosciente che posso solo supporre fioriture di girasoli piegati un po troppo.
Girasoli forse stanchi. Girasoli forse morti.
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