PENSIERI CALVI
giovedì 30 settembre 2010
La natura tra i bassifondi dei miei occhi è rigogliosa ed invitante. Il mare non aspetta altro che il mio corpo in verticale. L'aria che mi separa dal grigioscuro delle rocce non è mai stata così immobile e mite.
Cosa mi spinge a non fare un passo avanti?
La strada alle mie spalle è un crescendo di vita in movimento. Il sangue vivo dei miei ricordi si frantuma tra gli inganni di questa pioggia. Il soffice rumore di una piccola barca lontana distrugge il palpitare delle mie narici.
Cosa mi spinge a non fare un passo avanti?
Il sottoscala delle mie turbolenze è una ferita profondissima nel cielo. E' un'intercapedine senza spazio tra il dinamismo e l'inerzia. E' un buco nero in espansione e adiacente al mio essere.
Cosa mi spinge a non fare un passo avanti?
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