PENSIERI CALVI
giovedì 27 agosto 2009
Mi lascio trascinare da questa bellezza di occhi che si toccano dinanzi ai miei. Ogni sera dinanzi al mare mai nulla è come prima e nel ritorno verso casa ti assaporo nella tua dolcissima salsedine perdendomi insieme al fumo che fugge dal finestrino in corsa. Sento il rumore dell'asfalto mentre mi accorgo che le mie labbra non esistono più e mi lascio accarezzare da quel vento di pioggia cosi vicino e vero da sembrare irreale. Il tramonto è appena dopo le luci dei miei ricordi e il rumore delle onde è una farfalla sperduta che m'implora di non smettere di fissare i suoi ultimi colori. Intanto quel lieve canto di Ionio diventa soffice linea d'ombra che mi costringe sempre più a precipitare nella luna che timidamente si affaccia al divenire.
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E a queste parole non vorrei aggiungerne altre. Mi piacerebbe incontrare i tuoi occhi. E per farlo ho bisogno di darti il mio mare.
Guardando questo mio scatto, incontrerai i miei occhi. Vedrai attraverso di questi. E il mio desiderio si avvererà.
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Un mare d'oro...
L'attimo cruciale entro cui far scendere la prima lacrima.
Ci attende la sera con i suoi fuochi e le bottiglie da distruggere dentro.
L'unico pensiero sarà decidere quanto varrà la pena uscire dalla pace di un bagno sbronzo dell'alba.
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