PENSIERI CALVI

domenica 12 luglio 2009

Train to Cry

Secchezza delle fauci, secchezza dell'anima, secchezza di ferro e brande, aridità del corpo. Finestrino sterile, sorrisi lancinanti, acqua in fine, occhi rossi di pianto. Il tramonto di una stazione, vento fresco d'estate, gocce di addio in un bicchiere di plastica, vetro e capelli abbandonati sui binari, tracce indelebili di vite in fuga. Il sole muore nel fumo dell'ultima carrozza, il mio piccolo posto sul mare è sempre più scomodo, i fischi del capotreno si accavallano nel mio cuore, le mani degli altri cercano di risollevarmi. Un caffè amaro in un posto qualsiasi, battiti di ciglia ancor più forti, musica triste nelle orecchie ed uno zaino da salvaguardare . Non c'è giorno e non c'è sera, tutto svanisce alle mie spalle come nebbia fredda, le gambe tremano, la pelle si dissolve e le mie ossa crollano. Piovono fogli logori e inchiostro, piovono passi dimenticati, piovono lenzuola cosi rigide da non riuscire a flettersi nemmeno sotto il peso di questa tramontana. Un ultimo giro di anime, un altro ripasso del copione, un'ultima passeggiata sul palco di un teatro in fiamme.

posted by Franz at 14:57

2 Comments:

Non me la dai mica a "bere" tu, eh. ;D 'Uno' in grado di provare e rendere a parole queste sensazioni qui, è ancora troppo vivo e "lucido" per ridursi a fare una vera c@#z@ta qualunque o tentare una qualsivoglia opera sovversiva nei confronti della sua esistenza. Salire sull'orlo del precipizio e crogiolarsi del vertiginoso bilico, non è sufficiente per ritenersi abbastanza folli da gettarsi a capofitto nel vuoto, per fortuna. Tieni duro! ;P

Ele

6:28 AM  

Carissima Ele...
Scusami per il ritardo della risposta ma in questi giorni sono stato fuori per impegni universitari. Diciamo che mi piace molto quella sensazione di bilico tra sabbia, scogliere a picco e bottiglie vuote. Non so com'è....ma quell'idea assolutamente onirica di lasciarmi andare definitivamente e lentamente tra le onde e le luci dell'alba, mi fa sentire terribilmente vivo e partecipe. Spesso faccio sogni in cui avviene proprio questo, in cui si sviluppa il paradosso di una "tragedia". So di amare troppo questa vita del cazzo e sono sicuro, conoscendomi, che non arriverei mai a fare alcun tipo di cazzata.....ma come ti ho detto prima, quel pensiero suscita in me delle sensazioni particolarmente e stranamente piacevoli.
Grazie mille per il commento..spero tornerai a trovarmi.
Un abbraccio.

9:11 AM  

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