PENSIERI CALVI

mercoledì 30 giugno 2010

Landscape


Il mare, un qualcosa di calmo per le mie ossa. Un antidoto seguito da una spilla, per etichettarmi come appartenente ad un qualcosa, come un facente parte della tempesta. Il mare, un qualcosa di statico, un'ipotesi da non sottovalutare, un'idea da tener presente quando il mare non basterà più. Lasciamo perdere quei 10.000 topi annidati in un unico essere, svoltiamo a destra spegnendo i motori di una macchina che per sua natura non può volare. Sono tutte ipotesi da tener presente quando il mare non basterà più, quando il fumo di una macchina non avrà vie di fuga per perdersi nell'atmosfera, quando funi imbevute di cherosene scalderanno da sciarpa la mia faccia paralizzata.
Sono tutte ipotesi, tutte ipotesi, tutte ipotesi per volersi bene.
posted by Franz at 17:59

5 Comments:

Splendida!

6:11 PM  

la tua poesia...
un'ipotesi da non sottovalutare.
per chi,come me,non ha il dono o la
semplice capacità di tradurre in parole,di dare un'identità alle tempeste ed arcobaleni dell'anima.
spero che non arrivi mai il giorno in cui il mare non basterà più.
grazie.

11:44 PM  

io voglio sapere quali droghe prendi perchè mi piace il risultato...continua così, e non aumentare le dosi...mi raccomando!
La madre "superiora"

9:21 PM  

E' tutto cosi fittizio...
anzi, inesistente.
Tutto
Tranne il Mare.
Forse.
Vi abbraccio tutti...dall'Aurora, passando per Carrie fino a Madre Superiora..e vi ringrazio per i commenti..
V.V.B.

9:36 PM  

PS: Oh caro Re...ci sentiam sti giorni su tel fisso..
Qui cmq è tutto ok...continuo il tirocinio e mi divincolo quando posso tra mare e tramonti...
Spero presto di rivederti per serate scanzonate ;)
Mi auguro tanto di fare un salto da quelle parti dopo l'esame di stato..
Ti aggiorno cmq..
Abbracci...

10:05 PM  

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