PENSIERI CALVI

lunedì 10 maggio 2010

Fabbrica

Mi lascio lacerare l'anima da questi mostri che credevo farfalle
La mia pelle è stata diluita dal fango
E porto nella gola un solo desiderio
Quello di rendermi un rottame migliore
Licenziandomi domani
Dai veleni di queste macchine d'argento
posted by Franz at 19:48

4 Comments:

"licenziandomi domani.." quante parti di me ho dovuto licenziare e poi richiamare per poter migliorare .. richiamare il peggio, assaggiare la ruggine e da quel disgustoso sapore ricominciare a costruire nuove ali .. questa volta non più fatte di cera e con le quali fosse possibile toccare il sole senza rimanere bruciati ... e a dire il vero mi disfo e mi ricostruisco e poi mi disfo ancora adesso .... mi licenzio e mi recupero in un processo senza fine perché alla propria crescita non c'è fine.

Ti abbraccio Fra ;) A presto, Zoe.

4:31 PM  

Licenziarsi dalle parole, dal loro relativismo, dalla loro circostanzialità e disgustosa muta sottile.
Disfarsi di alcune anime per poi ripescarle, fotografarle ed adularle a discapito di altre.
Crescere in un circolo vizioso di gente che condanna, accarezza, ama, rigetta e spera.
Illudersi in fondo della linearità e buona fede di un serpente che mient'altro ha fatto fuorchè mordersi la coda.
Dov'è la verità?

Ti abbraccio Zoe.

9:56 PM  

La verità è sentire "la linearità e buona fede di un serpente",
è sentire che quel serpente "nient'altro ha fatto fuorchè mordersi la coda"
Dov'è la verità?
La verità è forse anche sentire d'illudersi,
ma sentire.

6:45 PM  

Vero..in parte!!

2:22 PM  

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