PENSIERI CALVI

lunedì 22 settembre 2008

Vediamo l'autunno rannicchiarsi tra i profondi solchi di una porta diroccata, tra i tiepidi respiri di un sole in fine, sulla scorza di una pelle tremula e amaramente sola. Vediamo l'autunno vagabondare sulla rugosità dei brividi, nella trama larga di una coperta, sul bordo freddo di una tazza che riscalda malinconia. Riconosciamo l'autunno nelle macchine che ci salutano dall'autostrada, in quello strano profumo di legno e partenze, nella bellezza dei primi comignoli già inaugurati alla lunga stagione dei fuochi. Ammiriamo l'autunno nella dolcezza di chi riusciamo ad abbracciare, nel suo calore accanto, nella magia di una condivisione d'affetto, negli sguardi flessi a contemplare lo stesso angolo di mondo, lo stesso punto d'orizzonte. Ritroviamo l'autunno nella danza continua di foglie, nelle lacrime asciutte di un cielo dipinto di cenere, nelle folate di un vento bagaglio di terre lontane. Sentiamo l'autunno nelle gocce del vino nuovo, nei calici capovolti lasciati riposare nella polvere, nel secco respirare del corpo, nell'arrivo di un treno vuoto e figlio della nebbia. Assistiamo all'arrivo dell'autunno, immobili s'un balcone solitario, fermi sopra una strada spoglia e lucida di pioggia, inermi e tristi nel mezzo di un assordante silenzio, ricamato e impreziosito da lussureggianti fili d'angoscia.
posted by Franz at 14:21

4 Comments:

Aggiungere altro da parte mia sarebbe superfluo.. Perfetta descrizione della realtà che ci circonda e perfetto dipinto delle emozioni che l'Autunno in ognuno di noi risveglia.
Complimenti, Fra :)

8:27 PM  

complimenti franz,come al solito sai stupire tutti con le tue meravigliose parole....
buona notte
un abbraccio
felix

12:41 AM  

Grazie 1000 ragazzi...
Vi abbraccio forte anch'io..
Ci vediamo presto nel ventre dilatato dell'Aquila malvagia.
Li dentro accenderemo un fuoco e ci ripareremo dalla truce corrosività dei suoi succhi gastrici, dal suo strato molle di studenti agonizzanti, tenuti vivi da generazioni, al fine di creare paura e incertezza sulla città che il rapace domina.
La bellezza del volatile è solo una copertura ed io vi posso assicurare che non c'è nessun pericolo di estinzione, ma è tutto un complotto di stato in collaborazione con l'università, con lo scopo ultimo di raccogliere informazioni dalla cute del popolo studentesco attraverso sensori impiantati all'atto dell'immatricolazione.
Ma non abbiate paura...
Ho scoperto attraverso protocolli che Dio sa quanto ho faticato per avere, che alcuni compagni sfuggiti all'ultima cernita, stanno organizzando una rivolta armata a partire dai bassifondi della mensa.
Noi scapperemo
Noi sopravviveremo

2:48 PM  

Complimenti per la descrizione dell'autunno... davvero splendida e ricca di emozioni/sensazioni così tipiche di questa stagione.

10:00 AM  

Posta un commento

<< Home