PENSIERI CALVI
sabato 13 febbraio 2010

Il centro del labirinto è simile ad una lingua d'Inferno.
Un mostro dagli occhi rossi e labbra d'acciaio si aggira incessante alla ricerca del mio respiro. Sento i suoi passi pesanti avvicinarsi sempre più. Sento il suo cuore battere d'amore rabbioso. Scorgo i suoi passi ravvicinati tra i viali già imbrattati dal suo sangue velenoso. La cosa che mi terrorizza di più è il vedere quella melodia di vita che si sviluppa tra le dolci note del cielo. Io vorrei afferrarla ma non posso raggiungerla. E allora inizio a piangere lasciando tracce del mio passaggio. Il mostro coglierà la salinità di queste lacrime e mi troverà prima del tempo. Inizio a correre. Ancora una volta. A scappare come un verme tremante tra queste siepi secolari. I miei occhi guardano il cielo. Le sue nuvole gonfie di quiete. Io vorrei afferrarle ma non posso raggiungerle. E allora urlo tra questi altipiani di persone che compongono quel cielo. Invidio le loro risate. Invidio il loro essere. E continuo a correre tra questo silenzio imbarazzante che sembra non avere confini.

3 Comments:
Ho trovato casualmente il tuo blog, ho letto qualcosa e sono stata rapita dal tuo modo di scrivere...
Grazie mille Ametista...
Spero tornerai a trovarmi ;)
A presto
Indubbiamente! Passo ogni giorno per rileggere anche i vecchi post...
Ciao!
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