PENSIERI CALVI
venerdì 29 luglio 2022
Festa Di Fine Estate Tra Gli Ulivi
Raccontami il senso di tutto questo dolore. Ricordalo alle vagabonde occlusioni di vena. Infine coloralo sulle mie tele di corallo.
Il pittore mostro chiede il suo riscatto. Nascosto nel guado dei miei spazi d'infanzia. Rannicchiato vigile tra la vita e la morte. Retto al confine del rigurgito delle mie euritmie dimenticate.
La mia nave affonda. Inesorabile. E niente può negarla all'abisso.
Tra i secolari alberi d'ulivo. Una parata di uomini in fiamme. Espressione di malvagità d'attacco. Fragili creature in cerca di perdono.
sabato 23 luglio 2022
Senza Titolo
Il mare dentro. Strappato dal peso toracico. S'alza a stento di marea. Trascinandomi dove regna. Il gusto rame dell'assenza.
Un rigonfiamento del ventre. Calibrato dagli acidi della posa. Esplode rammaricato di nausea. Aprendosi al sonno senza risveglio. Nella dolce risacca dei rimpianti.
Le chiacchiere senza orizzonte. Sono spiaggiate sulle colline d'autunno. Aspettano la neve. Rapite da criminali di confine. Convinte di un'esistenza negata. Sbronze e sverniciate dagli ultimi appigli del ricordo di un cuore sano.
Odore di benzina. L'incendio di una casa. La morte di un abbraccio. Pianeti in collisione.
Noi non ci saremo. Mai siamo stati. Nulla sarà.
Sotto il pavimento della casa di Andromeda. Un libro finemente imbrattato di Angeli. Che soccombono trionfanti. Tra le celebrazioni d'ansia. Dei Demoni di quell'ultima galassia.
lunedì 28 dicembre 2020
Valanga
Domestica
Quali maledizioni divine. Quali errori. Quanti perché inascoltati dagli arcieri celesti.
Moriremo tutti. Annegati disfatti nella torba delle nostre ansie. E non avremo mai vissuto davvero. Soffocati dalle nostre stesse mani di paura. Schiacciati dalle grandi maree delle rughe premature.
Lo sconforto padre. Il malessere madre. Sudorazioni immotivate e sensazione di vuoto. Di atroce isolamento.
La nostra casa sarà data alle fiamme. E non ci sarà nessuno ad appiccare il fuoco. Imploderà sotto il peso dei suoi silenzi. Delle frasi a metà. Dei muri altissimi innalzati di sguardi.
Siamo già tutti morti. Da anni. Ci arrampichiamo sul trascinamento di una falsa speranza di futuro.
Proviamo a consolarci tra bicchieri di vino e ansiolitici. Ammirando la parata delle persone felici. Sentendo il profumo di vaniglia delle case vicine. Piangendo di noi stessi in un accartocciarsi di braccia e cuori spezzati.
Andremo via nel cielo che non ci ha voluti
Tra le stelle che ci respingeranno
In un universo che non si ricorderà di noi
sabato 29 luglio 2017
Senza Titolo
Volto ingenuo. Fragilità senza orizzonte. Tramonto spoglio. Cielo povero.
Il mio corpo. Non avrà fine. Nelle mie cellule. Nessun futuro.
Donne e uomini danzanti. Senza prospettiva. Senza decisione. Scevri.
Bevo acqua sporca. Come se non ci fosse fondo. Come se non ci fosse alba.
Ogni possibilità mi inquieta.
Le sfumature delle onde sono lontane. Perse nel vuoto del tutto. Diluite nella vita.
Nulla è cambiato. Tutto resta fermo nel divenire del niente.
Oltre la pelle della speranza. Volti inutili. Corpi insensati. Sorrisi indegni.
Dimentica il passato. Sputa sul presente.
Nella soluzione peggiore. In questo istante. Qualcosa. Probabilmente. E' cambiato.
Addio.
martedì 9 agosto 2016
Oltre Il Mare
mercoledì 17 giugno 2015
Madreperla
Pura gioia. Nel riscoprirmi lucidamente in fine. Abbagliato dalla fuga puttana. Ammorbidito dallo stagno del condizionale. Anestetizzato. Sedato. Leso. Intorpidito e soffocato. Da scatole di radici che m'impreziosiscono il collo.
domenica 25 gennaio 2015
Warning
Un esercito di battiti alla deriva. Sulla strada bagnata. Porta di accesso alla fuga disperata. Verso orizzonti senza vita. Oltre il mare dell'esistenza. Nei sogni trapassati. Dentro ogni centimetro di pelle.
Code di lacrime. Si rincorrono tra le ombre delle nuvole. E poi precipitano. Per tornare ad essere ghiaccio d'intenti. Fango di promesse. Pozzanghere di possibilità.
Mi allontano dall'esserci. Intenzionalmente. Come un treno verso un muro di cemento armato. Come un tornado senza case da sollevare. Come un'onda senza scoglio dove approdare.
Mi allontano dalle labbra. Mi perdo nei vuoti. Nell'universo in espansione. Come una cometa vagabonda. Come un pagliaccio senza tenda.
Mi allontano dalla realtà. Realmente. Nuovamente. Per ritrovarmi nel ribrezzo di un'altra bugia. Nel grigio piombo di un sogno acre. Al centro degli occhi di chi mi sta lasciando scivolare.
Ancora una volta. Per sempre.