PENSIERI CALVI
martedì 30 ottobre 2012
Normalità
Le fiamme si nascondono nella nostra pelle. Cadono al suolo come pioggia brillante. Costruiscono artigli nello stomaco. Distruggono il presente con la loro stupefacente normalità.
lunedì 29 ottobre 2012
Klrx & Kaj. - Empathy
L'altalena dell'inferno dondola tra terra e cielo.
Sono sospeso su oceani di nulla e follia. Cammino senza cuore sotto cumuli di sabbie mobili. Volo strozzato tra asfalto e nuvole di cenere.
E mi vedo come una rosa blu insanguinata.
E mi sento come la più grezza marionetta tra le mani di Dio.
giovedì 25 ottobre 2012
Henri Laborit
La fine può essere un inizio. Tranquilla Mente. Anche quando Tu mi dirai frasi sfatte nel convivio. Come un'aquila sordomuta che si sfama della sua stessa prole segnata.
Il mondo è bellissimo. Porta con se nefandezze sterminate di cascate folli. Pronte a far sgorgare il piacere intenso delle anime dementi pronte ad accoglierlo.
Tu sei un idiota.
In un quadrato di parole s'esprime tutto il mio dissenso. Alcolico si. Ma comunque intenso.
Coperte e pesci manta. Fucili gonfi di plutonio e possibilità.
Non saremo più noi. Mai più.
Saremo solo lo strutto vincotto di un accompagnamento al dolce della tua merda.
Adesso so cosa fare. So perfettamente come perdermi nel seme di queste tue piante del cazzo.
Oh mio caro amico stronzo. Oh specchio delle mie corde di rame. Brame.
Vaffanculo. A te. E ai tuoi capelli che rivedrai nel manico della tua scopa.
Alla polvere che raccoglierai dal rumore di un aspirapolvere che sottofonderà la tua scopata del secolo.
lunedì 15 ottobre 2012
Armate compatte di lupi e formiche. Schianti di vene grondanti. Caverne umide di corpi arresi.
Cattività di mostri e denti storti. Crudeltà di orsi erranti. Inferni ardenti di malvagie farfalle scure.
Fiumi e terrore. Terrore a fiumi. Deserti senza sabbia apparente. Alberi immensi e lussureggianti di veleno.
Non reggo più il peso del fango. Non sono in grado di vendicarmi dal fuoco vivo di tutte quelle anime che polverizzarono le mie terre.
giovedì 11 ottobre 2012
Un sole notturno accompagnava la spensieratezza di una festa. Voi eravate tutti in cerchio a bere e brindare. Con gli occhi dolcemente socchiusi. E le mani smosse da vivaci melodie senza tempo.
Quel sole notturno suggeriva i passi della danza. Scandiva i battiti dei vostri cuori ammassati. Cullava il dondolio distorto delle vostre nebbie. Vi guidava verso la seta asciutta dei vostri nidi protetti.
Se vi foste arrampicati appena sul margine di quel pozzo. Avreste visto una luce fioca filtrare appena dalle imposte socchiuse della mia stanza.
Solo un piccolo bagliore senza senso. Frutto acerbo di quel treno bastardo. Che da sempre illumina i bordi sterminati del mio tunnel immenso.