PENSIERI CALVI

mercoledì 26 settembre 2012

Il Fumo Del Giorno

Il fumo del campo di battaglia. Margherite senz'anima. Asfalto arso. Giostra arrugginita immobile.
Il fumo e il piombo di una guerra. Passeggiate a mani tese. Felicità intrecciata di sguardi. Calore di pelliccia viva.
Il fumo degli scontri d'anima. Occhi pericolosi di mina. Cravatte a cappio. Giacche lustrate e repellenti. Scarpe di serpe senza muta.
Il fumo del ciclo solare. Bombardamenti al mattino. Granate al tramonto. Trincea di carta igienica e zucchero filato.
Un letto accoglierà le cicatrici ed i pneumatici lacerati. Anche stanotte. Sotto le sue profumatissime lenzuola porpora.
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martedì 25 settembre 2012

Un Giorno Perfetto

Diamanti, valanghe, vampiri e catene di vaffanculo. Chiacchiere e oscenità imbevute di gasolio. Tenerezze in parole d'acqua. Marciume lurido di tempeste aberranti.
Scatole e casse di legno interrate. Paure e fobie spaziali. Scambi d'auto sotto l'ombra di un orso bianco. Lingue intrecciate e porose. Scenari vomitevoli di quartiere. Lampioni massacrati e costretti allo scempio.
Favole di gioia e rigurgiti. Templi affollati e fertili. Concimi di liquidi indimenticabili. Pianeti di gas letale.
Torrenti di latte pensato. Programmi di lacrime e sudore. Sorrisi in fotografie di merda. Lattine schiacciate e ricomposte. Sacchi neri.
Il mosaico del presente. Stomaco sfilacciato. Orizzonte d'amore consapevole. Bordo in cenere d'immagine.
Il vero senso di una lacrima viaggia su binari morti. A ritroso dalla vita. Su binari morti. A ritroso dalla vita.
In questo giorno perfetto.
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giovedì 13 settembre 2012

A Caduta Libera

E ci dissolveremo nelle maree, avvolti da una ruggine di spago. Incartati nelle pagine dei nostri sogni più veri o addormentati in una goccia d'ambra dolciastra.
Ci uniremo al suono della schiuma e ci risveglieremo tra le sinfonie mute di un corallo. Felici di aver sentito le corde dell'aria infrangersi nella pelle. Fieri di essere stati vinti dalla danza di un attrito. Capaci di vedere ancora il verde vivo di un fondo senza tempo.
E le nostre braccia si apriranno. Come ali di rottame pronte a galleggiare. Verso quel cumulo di macerie chiamato orizzonte.
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martedì 11 settembre 2012

Dissolversi...

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Risate

Ogni atomo a questo mondo è un pozzo abitato da coccodrilli affamati.
E nel raschiare muschio sudicio dalle sue pareti. Perdo altrettanti atomi di unghia e anima. In un crescendo precipitante di sgretolamento atomico.
Il deambulare per i viali del tramonto perenne. Mi portò per sforzo di cose. Alla conoscenza vivace di un grosso cumulo di muta lacertile. Proprio quando un passato instabile. Volgeva in quel sussultorio di eventi che mai riuscimmo a vomitare.
In quel tempo una colonia di formiche brindava banchettando sullo scalpo dei miei sogni. Mentre piangevo a dismisura. Tra i fuochi d'artificio di chi non smise mai di sorridere.

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Svanire...

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lunedì 10 settembre 2012

Pareti

Tornami sottopelle. Dolce fata dei miracoli. E donami il gusto di perdermi nei tuoi presagi.
Aspetterò il giorno in cui saprò sentire l'odore dei nostri ritratti. E sino a quel momento. Non mi lascerò accecare dal tuo sole di catrame. Luna triangolare. Acre portatrice di oceani in tempesta. Villana e sensuale istigatrice al tuffo.
Tu dimenticami. Poiché mai le mie dita sapranno graffiare i cieli che ci proteggeranno.
E noi saremo persi. Tra l'inutilità allergica di alcuni giorni felici a metà.

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Settembre

Friabili grumi di fumo. Le mie forze. S'abbandonano sfatte alla gola del tunnel. Aspettandosi ridotte al nulla. Sotto la dolcissima pioggia rossastra. Delle prime ed imminenti tristezze di Settembre.
Esistono rigurgiti di anfratti pronti ad accogliermi. Nella loro indicibile bellezza. Come un illusione. Nella penombra di un pianto. Tra gli scaffali intatti di un armadio. Sopra un castello di vomito e cemento. Tra i solchi meleodoranti di un corallo senza nome.
E non avrò tempo di cercare i miei occhi esplosi. Ma cavalcherò solo la schiuma delle onde. Come un coniglio idiota pieno di speranze. Tra il terrore possibile di un risucchio d'abisso senza ritorno.




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domenica 9 settembre 2012

Slancio

Odio il mio spaccio di capillari nudi e chiome che non ci sono. Odio quel tunnel di plasma che congiunge il tuo orecchio al mio dito medio. Odio il fare propositivo di certi tipi di topi. Odio la trippa fiacca e lercia di chi vorrebbe uccidermi. Odio la spinta propulsiva di quel cucciolo di cane. Odio lo spazio che mi separa da queste gaie esecuzioni di culo.
Odio le spade che mi trafissero. Odio le lacrime che mi corrosero.
Odio le mie salivazioni licantrope. Odio le vostre vite senza sbavature.


posted by Franz at 01:57 0 reazioni cutanee