PENSIERI CALVI

sabato 27 marzo 2010




Le mie calamità mentali attirano finalmente delle leggere essenze di piuma. Alle spalle dei miei tremori scorgo un'inspiegabile quiete, un'inconcepibile brezza d'estate in anticipo, una innaturale pace nomade e senza tempo. In un pozzo senza cuore echeggiano flash scuri di pensieri distorti e prepotenti, emergono appena piccole tazze di un rigurgito che vorrei internare, si riproducono ancora infimi insetti opachi. Ma io non ascolterò i lamenti di questo acquitrino, arderò quella fanghiglia sepolta, raccoglierò in un sacco nero di speranza quell'affascinante e remota poltiglia. I battiti di Marzo zittiscono le volgari nudità di un inverno agonizzante. Tutte le sfumature del sollievo si disperdono dolcemente in ciò che le farfalle chiamano Primavera.
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giovedì 18 marzo 2010


Profumo di mare, di sole e di libertà.
Come i lumi delle chiese il Salento ha acceso oggi le sue pietre di terra, spalancando sulla mia pelle le porte di una sconfinata e sublime bellezza.
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giovedì 11 marzo 2010

Circo L'Aria

Il ricordo di un amore. Cani ammalati e randagi tenuti stretti per zampa. Saliva inopportuna e corrosiva. Strettezza e sguardi ammirevoli. Lunghissime passeggiate verso il nido straccio.
Il ricordo di un amore. Un appuntamento tragico tra i gesti preparativi. Un incontro ghiacciato nella notte di ferragosto. Una valanga putrida di parole del cazzo ma comunque volgari.
Il ricordo di un amore. Incomprensioni. Facce simil natica. Profumo e petrolio. Futuro cristallino e grottescamente impagliacciato.
Il ricordo di un amore. Bestie tenere e perfette. Ilarità. Ilare sensibilità. Occhio fisso e tremendo. Promesse divertenti.
Il ricordo di un amore. Chiodata ruota. Io idiota.
posted by Franz at 17:51 5 reazioni cutanee

lunedì 1 marzo 2010


Il terreno sotto le mie ginocchia è farina usata per lo sterminio di topi. Anche in piena stagione estiva riesco a costruire volgari pupazzi di ghiaccio. Sono in preda a belve asciutte. Sono a metà tra la foresta e le fauci di un lupo.
I miei polmoni? Sono stati appena deglutiti dall'Ape Regina.
Sono diventato miele amaro e distillato. Sono morto per l'undicesima volta. Sono rinato spento tra le attenzioni di un branco di stelle.
Il concetto di sfida o dialogo chiarificatorio? Una sola risposta nel confessionale di questa abbazia in fiamme. Inferno.
posted by Franz at 16:18 6 reazioni cutanee