PENSIERI CALVI

giovedì 16 dicembre 2010

Ricettacolo

La ricetta dell'esistenza. In tutte le sue probabili bruciature tossiche. Oltre tutto ciò che sembra banale. Dentro la più intima cloaca di crema. Nei cavi elettrici che alimentano il forno dello spreco.
Fine libertà di equilibrio e nylon. In ogni sfumatura del nulla. Oltre tutto ciò che non riuscirò mai a vedere. Dentro le mie culle di polietilene. Nei capillari isolanti che irrorano le mie ore deturpate.
Speranza di falena. Bloccata da un girotondo di giostre in disuso. Inchiodata da una morsa di valigie distrutte. Nutrita dal pianto di una grata d'acciaio a protezione di un qualche zuccherato antidoto vitale.
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mercoledì 15 dicembre 2010



Pura considerazione senza risposta. Intima e personalissima scatola cranica. Cadavere di Pindaro sbattuto e deturpato. Continuo dimenarsi nelle strettoie di uno spazio infinito vuoto.
Il temporale è sotto di noi. I fulmini s'innalzano dalle insenature della poltiglia che calpestiamo. Il cocktail cianotico di neve e speranza gronda dalle suole dei nostri stivali mimetici. Le bocche trasudano minestre speziate di denti e valli desolate. Le mani scompaiono nell'esofago di uno spettro senza scrupoli.
Le parti interne di un individuo staccato di norma dalla nostra epidermide si armano in alta uniforme. Non camminano e volano un paio di metri al di sotto di ciò che saremmo voluti essere. Incollano sulle vetrine immagini dai contorni bruciati. Affilano coltelli di cera dalla forma programmata e spariscono senza lasciare traccia nelle prime luci dell'alba.
Un tavolo con ventiquattromila sedie ospita il convivio stupido di uno sciame di vespe. La mia poltrona di melassa diventa elettrica. E i vermi del mio piatto in finta ceramica la mia fottutissima esca.
Se solo capissi che ciò che calpesto è semplice asfalto. Se solo accettassi il fatto che ciò che respiro è di norma chiamato aria. Se solo imparassi ad unire i puntini della straziante normalità che mi circonda. Adesso. Molto probabilmente. Starei ridendo come un idiota al cospetto di questo ritratto che mi sembra di intravedere tra gli spazi oscuri dello schermo che ho di fronte.
Datemi in dono un piccolo contenitore con le parti meccaniche da sostituire.
Datemi una scia luminosa ed affilata capace di mozzarmi il capo.
Donatemi tutti i vostri vaffanculo affinché io possa restituirveli ricamati sulle ali di una farfalla.
posted by Franz at 23:46 0 reazioni cutanee

mercoledì 8 dicembre 2010

Natale Locked In

Siiiiiiiii. Giunta è dunque la tanto attesa ricorrenza Natalizia. E vaiiiiiiiii. Aleeeeeeeeeeeeee.
Nei migliori negozi si possono già trovare delle chiavette anali ricaricabili. Ed è già possibile scorgere nelle piazze dei pupazzi pezzati pazzi intenti a spruzzare caldi abbracci guarniti dal bacetto sulla guancia. Gli stessi pupazzi che nei restanti giorni dell'anno ti hanno calpestato il piede destro con la ruota anteriore sinistra. Gli stessi pupazzi che hai già visto nei restanti Natali grondanti, intenti a trapanarsi le chiappe con il collo di uno champagne scaduto ma pur sempre di marca.
Giunta è dunque la tanto attesa ricorrenza Natalizia. Anche quest'anno sarà possibile farsi il bagno in una vasca 20 metri per 20 riempita a palle. Ci sarà l'opportunità di ingolfarsi l'epidermide con fazzoletti di piquet e foulard di Hermes. Avremo probabilmente il modo di gustarci il deragliamento di un trenino di merda che sfreccia tra i rigurgiti dei botti.
Giunta è dunque la tanto attesa ricorrenza Natalizia. La televisione ha detto che si possono mangiare i panettoni ma senza esagerare. La televisione ha detto che gli Italiani spenderanno meno. Nelle piazze dei pupazzi pezzati pazzi scivolano di pancia sulla neve che non c'è. E banchettano randagi con una fetta di pandoro inzuppato di pioggia sotto un'improvvisa grandinata di lenticchie.
Intanto, in un altro posto non troppo distante, qualcuno sarà in grado di muovere solo e soltanto gli occhi.
posted by Franz at 15:39 1 reazioni cutanee

lunedì 6 dicembre 2010

ConsiderAzione

Il sole bruciò le sue duemila coperte di lana
E mi lasciò
Tremante a ridosso di questo misterioso drappo d'autunno
Nudo dal fremito delle parole
Discinto da ogni forma di razionalità


posted by Franz at 23:45 2 reazioni cutanee