PENSIERI CALVI

domenica 30 novembre 2008

Different Stars

E'tra le sfumature degli orizzonti e la mera crudeltà dei bicchieri di terza fattura che incrociamo il gusto danzante ed acre delle parole. E' nella vertigine più nascosta che assaporiamo il loro potere, la loro forza immane, quella materializzazione consapevole in mani abili e capaci di farti sanguinare e cicatrizzare insieme.
Passeggiano ridicole sull'asfalto sporco di vino e s'innalzano in cielo come fuochi scuri e
subito dopo precipitano sullo scalpo sudato di un ritratto senza colore stringendone anima e cuore.
Le parole possono essere il pianto disperato e gioioso di un bambino, possono scavare negli occhi
deturpandone la trasparenza, hanno il dono tecnico e meccanico di strumenti precisi di dolore.
Possono essere una frana amica o una pistola ad acqua, una freccia velenosa di zucchero, un eccitante vitale, una dose letale di amarissimo miele.
Sopravvivono e ridono nell'onda d'urto della gente, si masturbano e si rimpiccioliscono nello stesso istante, s'aggrappano alle orecchie per tumefare le esperienze e distruggere le conoscenze. Le parole possono essere l'inferno che hai sempre sognato o il paradiso che preghi di non avere,
possono essere errori incolmabili e ferite da curare nel sale.
Passano gli anni e cammino sulle parole come uno sporco peluche in fiamme, sentendomi sempre più un infante stupido e probabilmente mai nato.

posted by Franz at 15:46 12 reazioni cutanee

lunedì 24 novembre 2008


Storie di appalti

Costruisco una casa
quest'ultima crolla per poi ricostruirsi da se
Poi arrivo di nuovo io a distruggere tutto
E cosi via

posted by Franz at 19:49 6 reazioni cutanee

sabato 22 novembre 2008

Sigur Ros - Samskeyti

Nel tuo addio trovai un continuo parto di nuvole e un piccolo fiume di fiori a bagnare in silenzio quel nostro fazzoletto di terra. In quell'istante guardammo insieme il tempo fermarsi e il mare ritirarsi per sempre in quella parola cosi difficile, dentro quel suono cosi veloce e breve, cosi armonico e terribile. Ci lasciammo nell'incredulità della neve che piano si posava sulle nostre mani, nella paura di uno spettro notturno oramai incerto, in una lacrima senza fine che non aveva nemmeno la forza di gelarsi. Due occhi avrebbero smesso di intrecciarsi e fare l'amore in quel caldo nido di sabbia, due gambe tremanti avrebbero smesso di cercarsi sulle ali di quella finta pace di notti passate, dimenticate, ma ancora tanto tristi. Andai via urlando alla schiuma del mare che ti avrei incontrata ancora, anche nell'ultimo dei miei inverni, solo per dirti sottovoce che nonostante tutto la mia vita è appartenuta a te.

posted by Franz at 17:54 4 reazioni cutanee

martedì 18 novembre 2008


E un altro giorno scivola via, tra l'acre di un tavolo abbandonato e la guerriglia armata di acari rossi e duri da eliminare. Scivola veloce, tra praterie di briciole dormienti e piatti rotti dentro, tra balconi arrugginiti e panorami avvolti da nuvole senz'acqua. Un altro giorno scivola via, tra frane di montagne bassissime ed infiniti intervalli di occhi, sul ciglio della pericolosità di uno specchio ghiacciato nel mare dell'incertezza. Un altro giorno scivola senza sosta, sulla cima delle parole non dette, negli angoli di un sorriso di circostanza, nel sottoscala di una chiacchiera senza inizio, nel terrore di una chiacchiera senza fine. Scivola la vita, tra le mani che non possono trattenerla, nella soffitta dei nostri ricordi, attraverso zone fragili d'armatura e difetti previsti su scarpe d'argento. Scivola la vita, per immensi paesaggi illusori, oltre gli oceani di pelle, sopra tutte le più accese sfumature della rassegnazione.
Scivola diventando sopravvivenza, lotta dura e affidamento alla divina provvidenza.
posted by Franz at 00:21 5 reazioni cutanee

domenica 9 novembre 2008

Damien Rice - The Blower's Daughter

E' possibile soffocare in un bacio e provare insieme un lunghissimo brivido di vita?
E' possibile stare così bene disteso sulla seta di un'altra pelle?
E' possibile accarezzarti ed avere l'impressione di stringere il mondo intero?
E' possibile perché ho sulle labbra un altro diamante da incastonare in un anello mai creato e dai ricordi così infiniti da non avere un nome.

posted by Franz at 23:19 0 reazioni cutanee

sabato 8 novembre 2008

A teatro

Sofferenza come scudo, sofferenza come arma, sofferenza ad ogni costo, sofferenza per forza. Sofferenza millantata, sofferenza profusa, sofferenza masticata e venduta per pochi centesimi. Sofferenza ingenua, sofferenza ingigantita, sofferenza urlata, sofferenza a pranzo, sofferenza a cena, sofferenza tra le righe di una barzelletta. L'importante è soffrire, per riconoscersi sempre in un ruolo facile, in un ruolo comodo, in un ruolo che col tempo, comincia a non essere più credibile.Come in una teca infrangibile cosi bisogna avere rispetto per la propria sofferenza e per quella degli altri, evitando che venga alterata e sbeffeggiata dai continui scatti di una macchina fotografica. Arderei con forza questo teatrino ridicolo e spicciolo ed userei certi tipi di lacrime per far appassire i fiori, per sciupare capelli, per sporcare volti imbarazzanti. Dov'è finito il criterio saggio che dovrebbe farci capire quando è il momento di parlare? Il silenzio rende credibile la sofferenza molto più di decine e decine di parole buttate sull'asfalto. Con rispetto parlando. Con rispetto parlando. Con rispetto parlando.
posted by Franz at 19:38 3 reazioni cutanee

mercoledì 5 novembre 2008

Un film

Ti coprirei la schiena con foglie d'oro e vivrei con te tra il tramonto e il mare, in una casa dove nessuna tempesta riuscirà mai a ferire le sue mura di foglie.
I tuoi occhi non appassiranno mai, perché non permetterò al sole di bruciare i tuoi delicatissimi petali colorati....e ti regalerò la stella più lontana affinché tu con le tue mani possa avvicinarla ad illuminare l'infinito delle nostre notti più belle.
posted by Franz at 11:50 0 reazioni cutanee

domenica 2 novembre 2008


A...Francesco De Gregori

Sai sconvolgermi, colpirmi, sollevarmi, accompagnarmi come nessun altro. Mi perdo nella tua voce e nelle tue note come in tunnel profumato di emozioni a cui non riesco mai a dare un nome. Come puoi trovare sempre le parole giuste sulla mia vita, come fai a rapirmi in un sorriso, a farmi piangere tra quei magnifici accordi e quei paradossi che solo tu sai modellare cosi bene. Non ho mai avuto l'onore di conoscerti e dirti negli occhi quanto per me la tua musica sia importante, quanto mi ha donato e continua a donarmi. In tutta questa distanza che ci divide io comunque ti sento vicino sempre, come il calore di un padre, come l'affetto sincero di un amico vero, come una compagna sensibile verso la quale donerei tutto me stesso. Sei per me assoluta fonte di ispirazione e bagaglio quotidiano senza fondo, una vecchia valigia che stringo tra le mani fin dal primo giorno in cui sono nato. Nella mia enorme piccolezza ti ringrazio alla fine di questa dedica silenziosa, sperando di incontrarti presto, tra un lavandino ed un secchio, tra un manifesto e uno specchio.
posted by Franz at 14:04 3 reazioni cutanee

sabato 1 novembre 2008

Purtroppo Attualità

Nel mio dolce navigare mi sono imbattuto con sorpresa in un articolo edito da MariaCristina Faraglia riguardo la TV spazzatura che purtroppo oggi invade, plasma, controlla ed indirizza verso la lobotomizzazione moltissimi cervelli adolescenziali, adulti, fragili e non, inculcando quotidianamente e senza anestesia, sieri di dettami assolutamente dannosi e da censura.
Riporterò ora una parte del bellissimo articolo della Faraglia in cui si parla nello specifico di quello che a mio avviso è il capostipite di questa immensa cloaca massima del trash e del pessimo gusto, ovvero uomini e donne:

Qui si tratta di demistificare, di ingannare, di restituire ad un pubblico non molto critico un’immagine falsa e demenziale della realtà. Il programma mostra personaggi (si tratta infatti di personaggi costruiti e non persone reali) che giudicano il mondo circostante in base a parametri superficiali, dove ciò che conta è innanzitutto l’aspetto esteriore e il denaro. Uomini e donne messi in ridicolo, che perdono rispettivamente femminilità e virilità tra frasi insulse, civetterie e situazioni da copione. Il dramma è che uno spettatore con scarsa capacità critica, (mi riferisco per lo più agli adolescenti) è portato a credere che quella sia l’immagine corretta della realtà. Non bisogna dimenticare che la televisione conserva un forte potere demagogico, per il solo fatto che chi ci guarda da dentro quella scatola è considerato un privilegiato. E allora non è difficile credere che l’attenzione al look debba essere l’occupazione principale delle nostre giornate, che le donne da imitare siano quelle belle e che la sensualità sia l’unica arma di conquista del mondo. Sia chiaro che ciò che critico non sono gli argomenti trattati, ma la tendenza a coglierne gli aspetti più bassi. La moda diviene, a livello sociale, fondamento dell’identità e della relazione con l’altro e, a livello professionale, competizione basata su insulti e denigrazioni dell’avversario. L’amore è una farsa fra due sconosciuti che recitano agli innamorati sedotti o ai Don Giovanni del ventunesimo secolo. La trasmissione si costruisce sul nulla. Ore a dibattere di questioni insulse, per di più con l’inciviltà di un’atmosfera caotica in cui ognuno offende l’altro. Contenuti volgari (e non mi riferisco all’accezione sessuale del termine), toni di voce da mercato. C’è chi ha definito Uomini e Donne un programma innovatore per la funzione partecipativa conferita al pubblico. Ma se il pubblico deve essere un tale esempio di incapacità comunicativa, se non sa dibattere in modo civile, confondendo lo scambio di idee con la sopraffazione verbale e l’offesa, è meglio che taccia.
È chiaro che questi moduli aggressivi di comunicazione non hanno che il fine di sedurre lo spettatore e portarlo l’indomani a sintonizzarsi sullo stesso canale. Allora è tutto un gioco, di cui non preoccuparsi? Direi di no, perché la televisione crea miti subdoli, spesso attraverso la semplice affezione a personaggi che ogni giorno possiamo ritrovare nel mezzo di comunicazione più diffuso, che sta a noi trasformare in strumento positivo o negativo di informazione e formazione dell’individuo.


Complimentandomi dapprima con MariaCristina Faraglia per l'enorme bellezza e triste veridicità del Suo articolo, invito tutti quanti voi a meditare o salvarvi dall'arrivare ad avere un solo neurone in compartecipazione con maria de filippi o al massimo con quell'ologramma unto di costantino. Mi sento di concludere con due semplici parole ma cariche di significato:
Schifo e Vergogna.
posted by Franz at 02:23 4 reazioni cutanee